The Man Who Loved Islands (2004)
The Man Who Loved Islands
per recitanti (da una a tre) e pianoforte, è stato scritto nel 2004 per
essere presentato, nella originale versione inglese, in alcune
università americane, dove l’autore era in residence. L’esecuzione è
stata affidata a docenti e studenti degli atenei ospitanti.
SINOSSI The Man Who Loved Islands
[L’uomo che amava le isole] è tratto da un racconto di D. H. Lawrence.
Narra la storia di un uomo che, stanco della civiltà, decide di
trasferirsi su un’isola per farne un piccolo mondo perfetto a propria
immagine e somiglianza. L’uomo sembra felice, almeno di giorno, ma le
sue notti sono popolate di fantasmi premonitori di sventura. I suoi
dipendenti, dietro la facciata del rispetto covano ostilità e tramano
frodi. In breve tempo egli si rende conto che quasi tutti lo derubano.
Va in bancarotta ed è costretto a trasferirsi. Ma, invece di tornare
sul continente, se ne va su un’isola ancora più piccola in
compagnia di poche persone fidate. Niente di particolare sembra
succedere al punto che egli si chiede se l’assenza di ogni desiderio
sia la vera felicità. Un giorno, però, anche questa quiete viene
scossa. Una donna che lo aveva seguito sulla seconda isola riesce ad
ottenere la sua attenzione. Lui si lascia coinvolgere in una storia
passiva, priva di entusiasmo, niente che assomigli all’ideale incontro
di due creature quando c’è “un desiderio vero e delicato fra
loro”. Questo rapporto, subito e non veramente voluto, contamina
anche la seconda isola. Egli vi si sente a disagio e la deve lasciare.
Approda ad una terza isola. Pochi acri di terra con una casupola, sua
unica compagnia una mezza dozzina di pecore. Finalmente è solo. Non
tollera più il contatto con essere vivente. Alla fine dell’inverno si
scatena una bufera di neve che dura per giorni. L’uomo lotta
disperatamente contro la furia degli elementi…