Shakespeare & Gossip (2012)
Shakespeare & Gossip è
un’opera satirica, la cui trama si snoda sotto l’egida di Romeo e
Giulietta di Shakespeare. Al contrario di Caprice, il romanzo originale
di Ronald Firbank, che pullula di personaggi e situazioni, il libretto
di Riccardo Riccardi riduce i ruoli a tre cantanti/attori: Sarah, la
giovanissima protagonista, Mrs. Sixmith donna navigata e di dubbia
moralità e quattro personaggi maschili, interpretati da un camaleontico
baritono. Il primo dei personaggi maschili è il Canonico Sinquier,
padre della ragazza, il secondo il banchiere Sir Oliver, che in
gioventù ha cantato nel varietà, il terzo l'attore Mr. Smee, col vizio
della bottiglia, e l’ultimo Mr. Walter Waler, critico della rivista
Fashion.
La struttura dell’opera prevede che i numeri musicali
siano separati da sarcastici e divertenti dialoghi parlati. L'organico
strumentale, molto scarno, si rifà al mondo del Jazz appena approdato
in Europa dall'America.
SINOSSILa
protagonista è Sarah, giovanissima figlia di un canonico, cresciuta in
un paese del Nord dell'Inghilterra. Sarah non esita a rubare
l'argenteria di famiglia e una costosa collana di perle per trasferirsi
a Londra e tentare la carriera dell'attrice. L'ironia della sorte vuole
che l'agente teatrale con cui Sarah ha appuntamento muoia la notte
prima di riceverla. Ma l'apparente sfortuna si volge a suo favore. In
un caffè nel quale si suona il jazz appena arrivato dall'America, Sarah
incontra Mrs. Sixmith, una faccendiera che, fiutando il possibile
profitto, si offre di aiutarla. Con l'aiuto di Sir Oliver, un amico
banchiere di Mrs. Sixmith, Sarah è ricevuta da una celebre attrice. Le
vengono offerte solo briciole, ma Sarah non si scoraggia. Anzi ancora
una volta la sorte avversa è foriera di avvenimenti positivi. Dopo
essere riuscita a piazzare le perle, con l'aiuto di Sir Oliver, Sarah
si getta a capofitto nell'impresa di diventare lei stessa impresaria.
Affitterà un teatro e realizzerà il suo sogno di interpretare Giulietta
nel dramma di Shakespeare.
Nonostante la moralistica
formazione religiosa, Sarah si rivela smaliziata e senza scrupoli.
Grazie a Mr. Smee, un attore d'esperienza, invitato da Mrs. Sixmith, ha
inizio la ricerca del cast. A Mr. Smee, che nonostante l'età si
candida per il ruolo di Romeo, viene affidata la parte di Frate
Lorenzo. Mrs. Sixmith che sa come Mr. Smee sia dedito alla bottiglia
esordisce in una aria buffa nella quale immagina il personaggio del
frate con un fedele fiasco di Chianti. Come Romeo, Sarah trova un
bellissimo giovane di origini italiane per il quale lei sente un
particolare trasporto. Anche gli altri ruoli maschili sono ricoperti da
uomini molto attraenti. Mrs. Sixmith non vede chiaro negli ingaggi
degli attori e, proprio lei, che cercava di approfittarsi della
situazione, sospetta di essere stata scavalcata dalla giovane
impresaria. Incominciano i preparativi per lo spettacolo, gli annunci
per la stampa, gli appuntamenti con i critici teatrali. Vista la
profusione di mezzi per l'acquisto dei costumi, un tocco di colore è
fornito dall'incontro col critico di Fashion.
La sera della prima,
Sarah, che nel frattempo era stata ricontattata dai genitori, riceve un
loro telegramma. Alla notizia che non saranno presenti alla prima
reagisce con cinismo: bene! Si è liberato un palco da poter mettere in
vendita.
Incomincia la recita. Durante la scena della pozione
il bacio di Giulietta e Romeo si rivela interminabile e dà adito a
sarcastici commenti da parte di Mrs. Sixmith e Sir Oliver. Giunti alla
scena del suicidio di Giulietta, si rompe l'assito del palco e Sarah
cade nella botola precipitando nel vecchio pozzo. Un disperato urlo non
scevro d’ironica comicità, suggella la fine della recita.
Il
giorno del funerale di Sarah nella cittadina in cui la ragazza era
nata, Mrs. Sixmith con falsità e ipocrisia si presenta al Canonico
Sinquier dichiarandosi la paladina della ragazza. Per merito della
morte di Sarah la lestofante si farà strada nell'ambiente clericale
della provincia. Potrà continuare la sua vita di parassita arraffando
le ricchezze dell'arcivescovado.