Il testamento (2013)



Si tratta di un testo di  teatro di prosa, che ruota attorno ad alcune arie musicali. Il testo parlato è in inglese. I testi delle arie sono in inglese, portoghese o italiano. I testi delle arie in portoghese sono presi da Fernando Pessoa, quelli delle arie in italiano sono liberamente tratti da Arthur Schnitzler, i testi delle arie in inglese sono originali di Riccardo Riccardi.


SINOSSI

Paola e Claudia, due cugine, s’incontrano nella casa da loro appena ereditata da un vecchio zio scomparso. Per Claudia è un ritorno: anni prima aveva lasciato il borgo natio per vivere in una grande città. Paola, invece non si è mai spostata dalla cittadina in cui è nata. Lei è sempre stata la cugina bella, estroversa, ammirata, mentre Claudia, più timida, per uscire dal suo guscio, se ne era dovuta andare. Nonostante lo strettissimo legame che avevano in gioventù, le cugine sulle prime sono un po' fredde, formali. Claudia, quasi per inerzia, fa domande sulla vita della provincia e viene aggiornata da Paola sui fatti recenti e gli ultimi pettegolezzi. Parlano, poi, dello zio Giovanni, defunto senza figli, e riemergono i ricordi. Assieme ai ricordi le due sembrano ritrovare la schiettezza di un tempo. Qual è la vera ragione per cui Claudia se ne è andata? E quali sono i motivi delle insoddisfazioni di Paola, che non si è mai mossa dalla propria città? In un climax di rinnovata sincerità, riemergono antiche ruggini, insoddisfazioni e contrasti che sfociano in un litigio aperto.

Dopo la sfuriata, gli animi si placano. Le due cugine hanno un dovere pratico: sono in quella casa per vuotarla. Devono decidere che cosa buttar via, che cosa tenere e come dividerlo. Scartabellando, trovano vecchi spartiti. Lo zio era stato un maestro sostituto. Proprio lui aveva insegnato a Claudia a suonare il pianoforte e a Paola a cantare. La tentazione è troppa: quando Claudia trova una sonata di Scarlatti, incomincia a suonarla. A un certo punto le due cugine s'imbattono in una serie di canti manoscritti per voce e pianoforte. Quando scoprono che sono firmati dallo zio sono sorprese, perché ignoravano che lui fosse, oltre che maestro sostituto, anche compositore. Paola incomincia a intonarli, Claudia la accompagna al pianoforte.

Si sono ormai scaldate quando adocchiano un manoscritto rilegato, molto più grosso di tutti gli altri. E’ un’opera: Il ritorno di Casanova. Leggerne la trama e fare illazioni è un tutt’uno: quanto il libretto poteva avere a che fare con la vita reale dello zio? Dopo aver eseguito alcune arie dell’opera, saltando all’ultima pagina per la curiosità di scoprirne la fine, trovano un foglio ripiegato: è il testamento dello zio.  Il testamento coinvolge solo loro, ma in maniera inattesa e molto impegnativa. Le cugine reagiscono con stupore, poi con rabbia, infine cala il silenzio. Dopo un po’ Claudia scoppia a ridere e guarda negli occhi Paola. A quel punto sanno che accetteranno la sfida.




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